Per diventare donatori di sangue occorre recarsi in un Centro Trasfusionale di Forlì (Ospedale) . Si verrà sottoposti ad un breve colloquio medico e ad un esame del sangue ed elettrocardiogramma per accertare l'idoneità fisica del donatore alla donazione. Infatti, oltre all'attenzione riservata al sangue che il paziente dovrà ricevere, la salute del donatore è uno dei punti cardine dell'attività dell'Avis e del Servizio Sanitario Nazionale.
Occorre avere un'eta compresa tra i 18 ed i 60 anni per candidarsi a diventare donatori. La donazione di sangue intero da parte di donatori periodici di età superiore ai 65 anni può essere consentita fino al compimento del 70° anno, previa valutazione clinica dei principali fattori di rischio correlati all’età.
Per un buon risultato della donazione il peso dei donatori non deve essere inferiore ai 50 Kg
Il donatore deve godere di buone condizioni fisiche generali. Quindi, la pressione arteriosa massima deve essere inferiore o uguale a 180 mmHg e la pressione arteriosa minima inferiore o uguale a 100 mmHg.
Nessun comportamento a rischio che possa compromettere la nostra salute e/o quella di chi riceve il nostro sangue.
Esistono alcuni motivi per cui non è possibile effttuare la donazione: è sempre opportuno consultare il medico dell'Unità di raccolta o del Centro Trasfusionale perchè la professionalità dei medici è il miglior modo per avere le informazioni corrette ed adeguate alla propria situazione.
Poiché alcuni virus, tra cui quello dell'AIDS o dell'epatite, in alcuni rari casi non rivelano la loro presenza agli esami di laboratorio, in particolare quando l'infezione è stata contratta di recente ('periodo finestra'), è di fondamentale importanza, per accrescere ulteriormente il livello di sicurezza del sangue, informare il donatore su tutte quelle situazioni comportamentali e condizioni sanitarie che possono comportare il rischio di esposizione ad agenti infettivi trasmissibili attraverso il sangue. In tal modo il donatore, se adeguatamente informato e consapevole delle sue responsabilità in merito alla sicurezza del sangue donato, nel dubbio di essersi recentemente esposto a qualche rischio di contagio, può rivolgersi al personale Medico dei Servizi Trasfusionali, che è a disposizione per qualsiasi chiarimento e consiglio, nel rispetto del più assoluto segreto professionale e può astenersi dal donare il sangue (autoesclusione).
Si ricorda che la privacy del donatore è tenuta in massima considerazione
Tra le ragioni più diffuse per cui un donatore può essere valutato non idoneo alla donazione troviamo:
Per tutti gli altri fattori si rimanda al giudizio del medico.
Una sospensione temporanea non pregiudica la possibilità di donare in futuro. È una misura che viene presa per proteggere i donatori e i riceventi. Alcune cause di sospensione possono però essere previste dagli stessi donatori, i quali possono autosospendersi, rimandando la donazione a un periodo successivo. Altre sospensioni temporanee vengono invece stabilite dai medici.
E' sempre opportuno consultare il medico dell'Unità di raccolta o del Centro Trasfusionale, perchè la professionalità dei medici è il miglior modo per avere le informazioni corrette ed adeguate alla propria situazione.
A titolo esemplificativo e non esaustivo si riportano alcune novità introdotte dai nuovi decreti.
Infatti alcune condizioni di sospensione temporanea sono state modificate o non sono più presenti nel nuovo decreto.
Tra le ragioni più diffuse per cui un donatore può essere valutato non idoneo alla donazione troviamo:
Altri elementi che possono sconsigliare la donazione emergeranno durante il colloquio e l'attenta compilazione del questionario e dalla visita medica.